La correzione di una deviazione del setto nasale oggi è un intervento mininvasivo che può essere eseguito, in casi selezionati, anche con l’ausilio di visione videoendoscopica con sottili ottiche collegate ad una microtelecamera ad alta definizione che consente al chirurgo di operare ad alto ingrandimento guardando direttamente nello schermo del monitor collegato alla telecamera.
Tale tecnica endoscopica può facilitare l’esecuzione di un intervento più selettivo e “delicato” limitando l’asportazione della cartilagine o dell’osso deviato solo a ridotte porzioni del setto nasale, consentendo così di mantenere il più possibile l’integrità della struttura portante della piramide nasale.
L’intervento viene eseguito in anestesia generale, richiede un ricovero globale di 24 ore.
Al termine della chirurgia generalmente è consigliabile posizionare un tampone morbido nelle fosse nasali (una sorta di spugna con superfici siliconate non aderenti) la cui rimozione, che non comporta alcun dolore, avviene prima della dimissione.
Nella maggior parte dei casi viene associata una correzione dell’ipertrofia dei turbinati, strutture ossee ricoperte da mucosa molto vascolarizzata che spesso sono corresponsabili dell’ostruzione nasale.
Il tempo di ricovero e di guarigione non viene aumentato dalla correzione dei turbinati.